Made in Italy, le esportazioni della meccanica restano stabili nel 2023
Tutti i macro-settori dell’industria manifatturiera
rappresentata in Anima Confindustria registrano valori positivi per
l’export nel 2023, a esclusione dell’edilizia.
Le esportazioni
dell’industria meccanica italiana si mantengono stabili, malgrado il
generale indebolimento dei mercati e della produzione. Secondo le
rilevazioni dell’Ufficio studi di Anima Confindustria, nel 2023 la quota export della meccanica – che rappresenta il 60% del fatturato totale – ha registrato una sostanziale stabilità
(-0,2%): sul dato influisce il pesante impatto del crollo del comparto
edilizio, legato all’interruzione delle agevolazioni fiscali. Chiudono
invece con le esportazioni in lieve crescita rispetto all’anno
precedente tutti gli altri comparti della meccanica rappresentati da
Anima. «Nella prima Giornata Nazionale del Made in Italy, come rappresentanti dell’industria meccanica – commenta il presidente di Anima Confindustria, Marco Nocivelli
– vogliamo celebrare l’essenza stessa dell’eccellenza italiana, grazie
alla quale, nonostante le difficoltà del contesto, la meccanica è
riuscita a mantenersi solida sui mercati esteri».
Secondo le rilevazioni dell’Ufficio studi di Anima, nel 2023 le esportazioni crescono del 0,4% per il settore Macchine e impianti per la produzione di energia e per l’industria chimica e petrolifera, montaggio impianti industriali, con 9.834 milioni di euro esportati. Lieve crescita anche per la meccanica del comparto Logistica e movimentazione delle merci, che con 2.698 milioni sale del 1,1% rispetto al 2022. Numeri positivi anche per gli altri settori: Tecnologie e attrezzature per prodotti alimentari (+1,4%), Tecnologie e prodotti per l'industria (+1,1%), Macchine e impianti per la sicurezza dell’uomo e dell'ambiente (+2,1%), rispettivamente con 3.576, 2.780 e 937 milioni di euro. Influisce negativamente sul dato complessivo il comparto Impianti, macchine e prodotti per l’edilizia, tra i più colpiti nell’ultimo anno, che con 12.304 milioni di export cala del -1,9% sul 2022.
Il
presidente di Anima Confindustria, Marco Nocivelli, commenta «Il 2023 è
stato un anno complesso per l’industria meccanica, che per la prima
volta ha dovuto chiudere l’anno con un calo della produzione, in
uno scenario caratterizzato da straordinaria incertezza. Le difficoltà
legate alle tensioni geopolitiche ed economiche influiscono sugli scambi
internazionali e si assiste al rafforzamento di tendenze
protezionistiche da parte di alcuni paesi. Con queste premesse, il fatto
che l’export del manifatturiero si sia mantenuto saldo è un segnale che
assume ancora più importanza, e che dimostra quanto l’eccellenza del Made in Italy sia un valore fortemente riconosciuto fuori dai confini nazionali».
Per
la meccanica italiana, l’export resta un punto di forza fondamentale.
Per questo, Anima Confindustria si impegna a sostenere le imprese
associate nel rafforzare l’internazionalizzazione grazie a costanti iniziative e strumenti come il Desk Anima in ICE Agenzia,
che si occupa del supporto per ogni evenienza e richiesta legata alle
relazioni e ai rapporti con la Rete Estera dell’Agenzia ICE. Tra i desk
internazionali, focalizzati sulle aree più interessanti per la
meccanica, vi sono il Desk Europa, in collaborazione con Multi; il Desk
Anima USA, con BMV International; il Desk Anima Medio Oriente e India,
in collaborazione con Winh e il Desk Africa – Kili Partners. Così come è
attivo Green Economy Confederation (GEC), progetto nato nel 2019
per coltivare la collaborazione industriale tra Italia e Cina a partire
dallo sviluppo di tecnologie green con EnviroVest. Inoltre, nel mese di
giugno Anima Confindustria proporrà un appuntamento ormai fisso, gli Export Days:
due giorni dedicati interamente a promuovere la visibilità
internazionale della meccanica italiana e favorire l’incontro con i
player dei mercati esteri.
ANIMA Confindustria è l'organizzazione industriale di categoria che, all’interno di Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 221.700 addetti per un fatturato di 55,5 miliardi di euro e una quota export/fatturato di circa il 60% (previsioni 2023 Ufficio Studi Anima). I macrosettori rappresentati da ANIMA sono: edilizia e infrastrutture; movimentazione e logistica; produzione alimentare; produzione di energia; produzione industriale; sicurezza e ambiente.