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Valvole e rubinetti, export in crescita nel primo semestre 2022 trainato da paesi Ue

All’assemblea Avr del 18 novembre sarà presentato il Libro Bianco con dati e tendenze di settore. Il presidente Sandro Bonomi: puntare su valorizzazione del Made in Italy.

L’export fa da traino per il comparto rappresentato da Avr, l’associazione federata Anima Confindustria che rappresenta i costruttori di valvole e rubinetteria. Secondo le previsioni dell’Ufficio studi di Anima, nel primo semestre del 2022 le esportazioni sono aumentate, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dell’8,8%, arrivando a rappresentare 2.682,3 milioni di euro. Incremento dovuto in parte agli aumenti di prezzo delle materie prime, ma anche sintomo dell’apprezzamento che la manifattura italiana continua a riscuotere all’estero grazie agli elevati standard di qualità e all’evoluzione tecnologica orientata all’efficienza.

Dalle stime, più della metà delle esportazioni del settore valvole e rubinetti risulta rivolta ai mercati europei, e in particolare ai paesi UE27 (41%). Al primo posto tra i paesi di destinazione si posiziona la Germania con 303,7 milioni di euro, seguita da Stati Uniti (285,7 milioni) e Francia (206,4 milioni). Al quarto posto la Cina, che vede però una diminuzione della quota (-18%) rispetto al 2021. Dal lato delle importazioni, la Cina invece cresce del 37,8% arrivando a rappresentare una quota di poco inferiore alla Germania, così che insieme i due paesi arrivano a costituire il 60% dell’intero valore importato in Italia.

Ha commentato il presidente Avr Sandro Bonomi «La nostra associazione ingloba tutto il mondo dedito alla gestione dei fluidi spaziando dai rubinetti per bagno e cucina alle valvole in ottone per la distribuzione di acqua, gas e aria compressa fino ai prodotti in ghisa e acciaio di grandi dimensioni per il settore dell’Oil & Gas. Tutti i prodotti delle aziende Avr sono riconosciuti nel mondo per il design, l’affidabilità e l’innovazione. Non è un caso se le nostre aziende hanno rappresentato nel 2021 7.700 milioni di euro di fatturato, di cui più del 60% destinato all’export».

Un’analisi approfondita dell’industria italiana di valvole e rubinetti sarà al centro dell’Assemblea Avr che si terrà il prossimo 18 novembre a Desenzano del Garda, presso l’Hotel Acquaviva. All’appuntamento annuale, dal titolo “Alla ricerca di un equilibrio duraturo in un mondo in piena transizione”, interverranno importanti ospiti istituzionali e politici, e saranno approfondite le tematiche prioritarie per il comparto. Verrà inoltre presentato il Libro Bianco Avr, per uno sguardo verticale su uno dei settori portanti della meccanica italiana.

AVR è l'associazione industriale federata ANIMA Confindustria che rappresenta le aziende italiane del settore valvole e rubinetteria. Nel 2021 è previsto un fatturato di 7.7 miliardi di euro, con una quota export/fatturato che supera il 60% (dati 2021 Ufficio Studi Anima).

ANIMA Confindustria Meccanica Varia è l'organizzazione industriale di categoria che, all’interno di Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 223.960 addetti per un fatturato di 52,02 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 57,1% (dati 2021 Ufficio Studi Anima). I macrosettori rappresentati da ANIMA sono: edilizia e infrastrutture; movimentazione e logistica; produzione alimentare; produzione di energia; produzione industriale; sicurezza e ambiente.