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UCIMU: positivo il 2016 dell'industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione. In crescita anche il 2017.
Massimo Carboniero, presidente UCIMU: “Grande lavoro quello svolto delle autorità di Governo che, con il Piano Industria 4.0, hanno dato vita ad un vero e proprio programma di politica industriale capace di assicurare il miglioramento della competitività del manifatturiero italiano”.

Cinisello Balsamo 21 dicembre 2016. L’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione archivia il 2016 registrando segno più per buona parte degli indicatori economici e si prepara ad un 2017 di ulteriore crescita. Questo, in sintesi, lo scenario illustrato questa mattina dal presidente Massimo Carboniero, in occasione della conferenza stampa di fine anno di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE.

Come emerge dai dati di preconsuntivo elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU, nel 2016, la produzione è cresciuta a 5.480 milioni di euro, segnando un incremento del 5% rispetto all’anno precedente.

Decisamente positivo l’andamento delle consegne dei costruttori italiani sul mercato interno cresciute a 2.205 milioni di euro, il 20,5% in più rispetto all’anno precedente. Arretra, invece, l’export che segna un -3,3%, fermandosi a 3.275 milioni di euro, complice la debolezza di alcuni dei principali mercati di sbocco dell’offerta italiana.

Secondo l’elaborazione UCIMU sui dati ISTAT, nei primi nove mesi dell’anno (ultima rilevazione disponibile), principali paesi di destinazione del made in Italy di settore sono risultati: Germania 260 milioni (-1%), Stati Uniti 247 milioni (-9,1%), Cina 222 milioni (-9,7%), Francia 158 milioni (+23,6%), Polonia 90 milioni (+3,5%), Messico 76 milioni (+37,1%), Spagna 75 milioni (+8,5%); Turchia 64 milioni (-4,4%), Regno Unito 58 milioni (-33%), Russia 57 milioni (-60%).

Buono l’andamento del consumo che, in virtù di un incremento del 10,1%, si attesta a 3.685 milioni di euro. Si tratta del terzo anno consecutivo di crescita a doppia cifra, a conferma della ripresa del mercato italiano che è tornato finalmente ad investire in tecnologie di produzione.

Anche il 2017 sarà positivo per l’industria italiana di settore che, secondo le previsioni, vedrà un incremento per tutti i principali indicatori economici.  

La produzione salirà a 5.700 milioni di euro (+4%), avvicinandosi così al valore record di 6 miliardi di euro registrato nel 2008.

Le esportazioni, attese in crescita dell’1,7%, si attesteranno a 3.330 milioni di euro.  Proseguirà anche il trend positivo del consumo che salirà, del 6,9 %, a 3.940 milioni di euro, trainando sia le consegne dei costruttori che raggiungeranno quota 2.370 milioni di euro (+7,5%) sia le importazioni attese a 1.570 milioni (+6,1%).

Massimo Carboniero, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, ha così commentato: “Il 2016 è stato un anno positivo per l’industria italiana della macchina utensile che contribuisce al PIL nazionale per quasi 8 miliardi di euro considerando, oltre alla produzione di macchine, la produzione di parti, utensili e controlli numerici non conteggiati nelle macchine utensili italiane”.

“D’altra parte con produzione e consumo in crescita, l’Italia si conferma interessante nel panorama internazionale, non soltanto per la competenza espressa dalle industrie di settore, ma anche per la vivacità della domanda tornata florida anche grazie a provvedimenti quali la Nuova Legge Sabatini e il Superammortamento”.

“Ora, con il Piano Industria 4.0, inserito nella Legge di Bilancio 2017 già approvata -  ha affermato Massimo Carboniero – il Governo ha dotato il paese di un programma di politica industriale, articolato e completo. Conferma del Superammortamento al 140%, introduzione dell’Iperammortamento al 250% , rifinanziamento della Nuova Legge Sabatini, incremento dal 25% al 50% delle detrazioni fiscali per l’attività di ricerca e sviluppo sono i pilastri su cui si fonda il programma”.

“Con questo piano le imprese italiane possono contare su una serie di misure volte a favorire il miglioramento della loro competitività, misure che potranno dare spinta ulteriore ai consumi di macchinari e tecnologie innovative per la digitalizzazione delle fabbriche”.

 “In particolare - ha continuato Massimo Carboniero - con la riconferma del Superammortamento al 140%, le imprese utilizzatrici di macchinari e sistemi di produzione possono contare su un incentivo per rinnovare e ampliare il parco macchine installato nei loro impianti risultato da recenti indagini spesso obsoleto. L’Iperammortamento al 250% è invece indirizzato a favorire la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello “Industria 4.0”. Il provvedimento infatti vuole stimolare l’introduzione e la diffusione di sistemi tra loro connessi all’interno della stessa fabbrica oppure tra sistemi della fabbrica ed altri sistemi ad essa esterni”.

“Sulla base di queste chiare ed evidenti differenze  - ha aggiunto il presidente di UCIMU - i costruttori di macchine utensili dovranno attivarsi per interpretare al meglio le esigenze, anche nuove, dei clienti prevedendo se necessario, un upgrade delle tecnologie fornite affinché  possano assicurare interconnettività”.

“Una grande sfida questa - ha concluso il presidente Carboniero - ma che i costruttori italiani sapranno cogliere anche perché buona parte delle macchine utensili sono già predisposte per essere dotate di sistemi digitali”.





INDUSTRIA 4.0. PRONTI PER LA SFIDA.
NUOVE TECNOLOGIE E NUOVE COMPETENZE ECCO COME CAMBIERANNO LE NOSTRE IMPRESE.
Intervista a Marco Taisch, presidente Comitato Tecnico Scientifico di M&MT - Dicembre 2016


Marco Taisch, professore ordinario di ‘Operations Management’ e di ‘Advanced and Sustainable Manufacturing’ presso il Manufacturing Group della School of Management è impegnato in prima linea sul tema di Industria 4.0 e dell’applicazione dell’IoT al manifatturiero. Anche per questo M&MT, business event dedicato a motion, meccatronica, automazione, embedded electronics, robotica e a tutte le tecnologie riconducibili a Industria 4.0, che ha ricevuto il patrocinio del Politecnico di Milano, lo ha chiamato a presiedere il Comitato Tecnico Scientifico della manifestazione.

Industria 4.0 ovvero la quarta rivoluzione industriale. Quanto c’è di vero in questa definizione o meglio quale è il vero significato di rivoluzione in questo caso?

Uno degli aspetti più rivoluzionari di Industria 4.0  è, anzitutto, l’impatto che ha avuto sulla scena “economica” del Paese. In un tempo brevissimo, questo nuovo approccio è riuscito a riportare la manifattura al centro dell’attenzione delle istituzioni e degli attori economici italiani con un effetto a dir poco dirompente.

In tutto questo ha giocato un ruolo determinante l’azione svolta dal Governo che ha dotato il paese di un piano di politica industriale pensato per sostenere e incrementare gli investimenti in tecnologia e innovazione indispensabili per assicurare il mantenimento della competitività delle imprese.

Per quanto riguarda poi la definizione,  alcuni considerano Industria 4.0 una vera e propria rivoluzione, altri, invece, la vedono come un’evoluzione del modo di produrre.

A mio modo di vedere, Industria 4.0 somma all’innovazione tecnologica - che si concretizza nella diffusione delle tecnologie IoT all’interno delle fabbriche – il profondo cambiamento organizzativo. Come dire, la vera rivoluzione è più che altro culturale: cambiano i processi, le mansioni, i profili professionali e dunque le competenze richieste.

Ecco quindi il valore della formazione…
Certamente. La formazione è un asset fondamentale, da sempre e l’Italia ha ottime università. Il Politecnico di Milano, di cui mi onoro di far parte, ne è un fulgido esempio ma ve ne sono altre altrettanto valide, capaci cioè di formare giovani in grado di inserirsi nel mercato del lavoro ed essere vere e proprie risorse per le imprese. Ma la formazione tecnologica non la fanno solo i Politecnici e le università. E’ importante che anche gli istituti tecnici lavorino sui programmi in modo che possano essere il più possibile aderenti alle esigenze del mondo dell’industria che con la digitalizzazione ha messo il turbo allo sviluppo.

Torniamo alle tecnologie e all’impatto di Industria 4.0 sull’industria italiana.
L’Italia è il secondo paese manifatturiero d’Europa e il mantenimento di questa posizione e, perché no, il miglioramento, non può passare soltanto attraverso una generica innovazione tradizionale ma, al contrario, deve prevedere anche un processo di digitalizzazione delle industrie. L’obiettivo è favorire e sostenere la diffusione della  connettività delle imprese. Questo in pratica significa: realizzazione di prodotti intelligenti, quelli che vengono definiti smart product, produzione di prodotti e servizi con supporto tecnologie informative ovvero smart manufacturing, creazione di nuovi modelli di business. Un programma intenso ma assolutamente sostenibile dalle imprese italiane a patto che nell’approccio al tema siano considerate le nostre specificità.

Possiamo spiegare meglio?

Il manifatturiero italiano è riconosciuto nel mondo per la qualità e la forte personalizzazione dell’offerta. Al contrario, nel modello tedesco manca tutta la parte che caratterizza il Made in Italy e che noi abbiamo il dovere di valorizzare. Come paese possiamo puntare ad un manifatturiero digitalizzato per un design avanzato ove resti centrale la persona, che deve essere adeguatamente formata e aggiornata.  Su questo dobbiamo lavorare. D’altra parte, in alcuni settori, penso ad esempio a quello dei macchinari e dei sistemi di produzione, c’è già molta tecnologia innovativa riconducibile almeno in parte a Industria 4.0. La sfida è quella di incrementare la dimensione di connettività per esempio dei macchinari in modo che possano sempre più raccogliere, trattare elaborare e permetterne la condivisione anche a distanza.

Le imprese possono farcela da sole?
Partendo dal presupposto che il livello di innovazione non è omogeneo, è ragionevole ipotizzare che per alcune sia necessario un affiancamento. In questo università, associazioni di categoria, istituzioni anche su base territoriale si sono già attivate per fare “informazione” nel senso più ampio del termine.  Particolare attenzione è riservata al mondo delle PMI.

Nel concreto quali possono essere le occasioni che le PMI hanno per informarsi?
In una situazione di overload di comunicazione, può diventare difficile orientarsi, inutile negarlo. Direi però che sono numerose le occasioni per dibattere in modo sensato e verificare da vicino le possibili applicazioni del nuovo approccio di Industria 4.0 anche alla nostra industria. Affidarsi a interlocutori accreditati semplifica notevolmente il processo di scelta. Anche perché, appunto, oggi tutti si dicono esperti della materia.

Le occasioni per informarsi? Incontri, reperimento di documentazione ragionata, studi ad hoc, ma anche eventi dimostrativi, che per essere efficaci, ancora una volta lo sottolineo, devono essere calati nel contesto e dunque studiati secondo le esigenze delle imprese.

Parlando di studi ad hoc, professore, fa parte del Manufacturing Group della School of Management del Politecnico di Milano. Può illustrarci i temi su cui siete attualmente impegnati e come lavorate?
Il Manufacturing group è un gruppo di lavoro composto da circa 40 persone che si occupa di analizzare i temi relativi alla progettazione e gestione dei sistemi manifatturieri e delle operations con un focus particolare su sostenibilità e efficienza energetica nel manifatturiero e nei servizi industriali, product e asset life cycle management.

Tra gli eventi dimostrativi possiamo considerare le fiere o sono una mera operazione commerciale?
Sia chiaro: le esposizioni fieristiche sono anzitutto eventi per fare business, eventi di cui le aziende hanno grande bisogno. Ma se organizzate con criterio e da operatori titolati, gli eventi espositivi sono a tutti gli effetti occasione di aggiornamento, comprensione, approfondimento di quelle tematiche che ancora sono poco conosciute. In Italia abbiamo tante fiere valide anche in materia di Industria 4.0. Tra queste a mio avviso c’è M&MT la cui filosofia è certamente innovativa poiché somma alla dimensione del business quella dell’approfondimento tematico ragionato.

Questo concept, che la differenzia rispetto ad altri eventi in programma nel 2017, mi ha convinto ad accettare l’incarico di guida del Comitato Tecnico Scientifico che darà indirizzi preziosi per la definizione degli eventi collaterali pensati per arricchire di contenuto la manifestazione che si rivolge sia a chi, in fabbrica, lavora, progetta e costruisce, i profili tecnici dunque, sia a chi la fabbrica la gestisce: l’imprenditore o il management.

Un’ultima domanda quali sono le sue aspettative?
Sono molto fiducioso anche perché vedo un lavoro corale di istituzioni, associazioni, mondo della ricerca... Ora la palla passa alle aziende. Il Piano Industria 4.0 è un’ottima opportunità per le imprese che sapranno coglierla, capendo che non basta acquistare tecnologia ma occorre lavorare sulle competenze.

M&MT: IL NUOVO BUSINESS EVENT DEDICATO A MOTION E MEccatronica
APPUNTAMENTO DAL 4 AL 6 OTTOBRE 2017 A FIERAMILANO RHO

M&MT è il nuovo business event dedicato a motion, meccatronica, robotica, automazione, embedded electronics, robotica, IoT e a tutte le tecnologie riconducibili a Industria 4.0. In programma dal 4 al 6 ottobre 2017 l’evento si tiene nel quartiere espositivo di fieramilano Rho.

Organizzata da HANNOVER FAIRS INTERNATIONAL, EFIM-ENTE FIERE ITALIANE MACCHINE e FIERAMILANO, e promossa da AidAM, IMVG, ASSOFLUID e UCIMU, M&MT è molto più di una mostra: è il primo co-fair mai realizzato, una fiera condivisa dove protagonisti non sono solo le tecnologie esposte ma anche gli operatori presenti che possono dedicarsi, fin dal primo incontro, allo sviluppo di nuovi progetti e collaborazioni.

M&MT, che ha ottenuto anche il patrocinio del Politecnico di Milano, tra gli atenei maggiormente coinvolti sul tema di Industria 4.0 e sull’applicazione dell’IoT al manifatturiero, è un evento che cresce e si struttura anche insieme alle imprese che vi partecipano. Per questa ragione la manifestazione si è dotata di un Comitato Tecnico Scientifico che contribuirà a dare l’indirizzo ai contenuti trattati negli eventi  organizzati a corollario con l’obiettivo di incrementare il valore del business-event per tutti gli operatori che parteciperanno alla manifestazione. 

A presiedere il Comitato Tecnico Scientifico è Marco Taisch, professore ordinario di ‘Operations Management’ e di ‘Advanced and Sustainable Manufacturing’ presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, e Manufacturing Group.

M&MT sarà una tre giorni (dal mercoledì al venerdì) full immersion nel mondo dell’high tech applicato all’industria. Un momento di confronto per ragionare sugli scenari di sviluppo del manifatturiero che, sempre più, è orientato a dotarsi di sistemi di intelligenza capaci di rendere efficiente e sicura la fabbrica e i suoi addetti.

Protagonisti di M&MT saranno produttori e distributori di sistemi, apparecchi e attrezzature attinenti ai settori: montaggio, movimentazione e manipolazione; automazione della produzione elettronica; robot industriali; controllo dei processi e delle lavorazioni; sistemi fieldbus e di comunicazione; impiantistica, componenti e accessori; oleodinamica e pneumatica; trasmissioni meccaniche, azionamenti elettrici e automazione industriale; software per l’automazione e la produzione; informatica per l’industria; ICT; software e hardware per lo sviluppo di sistemi e prodotti (PLM); sistemi di visione; sensori, rilevatori, trasduttori; misura e controllo; strumentazione di prova e misura; servizi; manutenzione; subfornitura tecnica.

M&MT è il business-event che mette al centro le tecnologie che saranno sempre più diffuse nelle fabbriche del futuro. è un evento costruito per l’ingegnere che progetta, assembla, costruisce, per i responsabili  di produzione, acquisti, controllo qualità e IT,  che qui possono toccare con mano il prodotto. Ma è anche un evento capace di attrarre l’attenzione del vertice delle aziende manifatturiere, PMI e non solo, grazie all’approfondimento dei contenuti proposti negli incontri.

Informazioni sempre aggiornate su mmt-italia.it; twitter: @motionmecha; facebook: motionmecha; linkedin: linkedin.com/company/M&MT