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10 modi per evitare graffi e ammaccature piegando l'acciaio inossidabile
L'acciaio inox è un bellissimo materiale. Brillante, resistente, inattaccabile. Ma è anche costoso, difficile da piegare, e facile da graffiare. Quando lavoriamo pezzi che vengono usati per rivestimenti, elettrodomestici e mobili, anche una piccola riga diventa un grosso problema. Come si può tagliare e piegare l'acciaio inossidabile senza rovinarlo?

Il primo punto critico è spesso la cesoiatura. Per evitare i graffi è indispensabile che il banco della macchina sia dotato di sfere di scorrimento in resina sintetica. La lamiera può così scivolare senza rovinarsi. Quando il pezzo viene tagliato, viene premuto contro il banco per evitare che si sposti. Questa tecnica ha però delle controindicazioni: la pressione contro le sfere lascia delle ammaccature. I migliori produttori montano un sistema antistrisciamento con sfere di scorrimento dotate di un dispositivo pneumatico, che le fa ritirare al di sotto del piano di appoggio.

Anche la forza con cui i premilamiera tengono fermo il pezzo deve essere regolabile. Pezzi più piccoli e sottili richiedono una pressione minore, altrimenti i pistoni lasciano impronte sulla superficie. Una macchina di qualità deve avere un CNC in grado di modulare la forza applicata tramite un circuito idraulico indipendente. I cilindri devono garantire una tenuta perfetta per evitare che perdite di olio idraulico o grasso possano macchiare la lamiera. Anche la testa dei pistoni dev'essere rivestita con un materiale plastico antigraffio. Tipicamente si usa il nylon per il suo basso coefficiente di attrito.

Dopo la cesoiatura, entra in gioco la pressopiegatura. I danni estetici più frequenti in questa fase sono dovuti allo strisciamento della lamiera contro i bordi della matrice. Per limitare questo problema, bisogna usare matrici particolare, con un raggio maggiorato. Un'altra soluzione, più costosa, è usare matrici con rullini. In corrispondenza del bordo esterno della cava, vengono inseriti dei piccoli cilindri che, ruotando, accompagnano la lamiera riducendo l'attrito e lo sfregamento. Questo tipo di utensili va tenuto particolarmente pulito per evitare che lo sporco impedisca ai rullini di muoversi liberamente. Sono anche disponibili a commercio delle pellicole plastiche di protezione da applicare alla matrice, che limitano i graffi ma possono abbassare la precisione di piega.

Parlando di utensili, è importante scegliere una coppia punzone/matrice adatta al tipo di lamiera, al suo spessore e all'angolo da ottenere. Gli acciai altoresistenziali hanno un raggio di curvatura superiore e richiedono una cava più larga. C'è il rischio di provocare delle fessure sul bordo esterno del profilo, danneggiando sia l'estetica che la solidità. Gli utensili vanno sempre ben oliati per ridurre l'attrito, e tenuti puliti da detriti, polvere, sporcizia, calamina, trucioli e altro materiale che possa graffiare le superfici.

Le lamiere di acciaio inossidabile sono spesso grandi e sottili. Se non vengono correttamente sostenute durante la piega, il loro peso le porta a flettere e a provocare la cosiddetta "contropiega" attorno al bordo della matrice. Per questo sono stati sviluppati gli accompagnatori. Sono dei supporti frontali dotati di sfere che, nella fase di piega e durante la risalita della traversa, sostengono il peso della lamiera. Oltre a ruotare devono anche traslare, perché durante la piega il punto di rotazione della lamiera si sposta. Le migliori presse montano anche supporti retrattili accanto ai riferimenti posteriori. In alcuni casi, è possibile montare gli accompagnatori anche nel lato interno della pressa. Questi accessori sorreggono la lamiera mentre viene appoggiata, evitando che si deformi.

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