RIVISTA L'INDUSTRIALE rivista specializzata nella compravendita di macchine utensili nuove ed usate disponibili presso i migliori rivenditori specializzati; ed inoltre interviste, news, economia, fiere, novità dalle industrie...

SCOPRI DI PIÙ»
Potenza elevata e alta velocita' si uniscono in una fresatrice verticale
Prodotta dalla Jobs (Piacenza,Italia) JomaX è una famiglia di grandi centri di fresatura a elevata potenza, con configurazione sia ad asse verticale, sia ad asse orizzontale. “Le prestazioni delle macchine JomaX migliorano la competitività dei nostri clienti in molti campi diversi: dalle lavorazioni di precisione alla meccanica pesante, come la produzione di portastampi, stampi di grandi dimensioni o grandi parti strutturali in titanio”, afferma Antonio Dordoni, Sales, Marketing & Service Director della Jobs SpA.

La famiglia di centri di fresatura ad alta potenza JomaX comprende tre modelli: la JomaX 265 e la JomaX 261, entrambe a portale mobile, e la JomaX 269 a montante mobile.

La caratteristica fondamentale che rende molto competitiva la famiglia JomaX nel comparto delle grandi macchine è l’elevata flessibilità operativa grazie ad una ampia personalizzazione dell’impianto. Infatti, tutte queste macchine possono essere equipaggiare con una gamma di accessori e di dispositivi molto vasta, anche in modalità progressive o in tempi successivi. I sistemi di pallettizzazione statica consentono lavorazioni in pendolare, mentre i sistemi mobili di cambio pallet permettono di collegare più macchine per la lavorazione di pezzi di grandi dimensioni. I centri di fresatura JomaX possono essere dotati di magazzini utensili modulari a rack di grande capacità (fino a 400 utensili per ogni macchina), ed eventualmente con dispositivi robotizzati di movimentazione e accessori di misura e controllo integrati nella struttura della macchina. Inoltre, sono incluse teste di fresatura con dispositivo di cambio automatico BUSS per garantire l’integrità e la precisione del ciclo di lavorazioni dalla sgrossatura alla superfinitura in un unico posizionamento del pezzo. Altre caratteristiche funzionali delle macchine JomaX sono il gruppo magazzino teste/magazzino utensili integrato, collocato in zone lontane dall’operatore, ma facilmente controllabili, con dimensioni estremamente compatte e funzionali per ottenere una maggiore produttività. Inoltre la morfologia dell’area di lavoro consente una facile espulsione dei trucioli verso i convogliatori per una loro evacuazione rapida ed efficace. Inoltre, l’area di lavoro cabinata garantisce il funzionamento della macchina in regime di totale sicurezza. Il centro di fresatura ad asse z verticale JomaX 265 ha una struttura a portale mobile di dimensione medio-grande, predisposta per adattarsi a un elevato numero di configurazioni richieste dal cliente in funzione delle applicazioni e delle specifiche esigenze. E’ in grado di offrire, oltre a un potente motore mandrino, anche una versatilità dinamica che permette velocità più elevate senza perdita di precisione o maggiori livelli di vibrazione.

“La JomaX 265 si caratterizza per la massima rigidità strutturale, l’elevata precisione volumetrica, la dinamica elevata in accelerazione e velocità e un elevato grado di automazione per una produzione personalizzata”, afferma Antonio Dordoni. “I suoi tipici campi applicativi spaziano dal settore aeronautico, automobilistico e della meccanica generale, fino alla lavorazione di grandi carpenterie per il settore energetico. Un esempio è quello delle lavorazioni delle strutture di grandi presse meccaniche”.

Una versatilità eccezionale
La concezione modulare dei tre assi lineari della famiglia dei portali JomaX consente di realizzare macchine con dimensioni più grandi o più piccole, in funzione delle specifiche esigenze applicative, a partire da un modello base di X=5000, Y=3000, Z=1250 mm. L’impianto che è stato recentemente presentato all’evento “The Jobs Milling Show” è basato sul modello a traversa mobile verticalmente: JomaX 265 MB. Le dimensioni di questo portale mobile sono davvero impressionanti: corsa longitudinale di 28 m, corsa trasversale fino a 6,5 m e corsa verticale di 3,5 m composta dai due movimenti della traversa e del cannotto; più precisamente: corsa traversa mobile verticalmente 2000 mm, corsa cannotto 1500 mm. La macchina è equipaggiata con tre teste di fresatura per lavorazioni a 3 assi e a 5 assi: una prima testa a 3 assi (con potenza fino a 53 kW e velocità mandrino di 3000 giri/min), una seconda testa 90° (con potenza di 30 kW e velocità mandrino di 2800 giri/min), e una testa twist T6K-P (con potenza fino a 53 kW e velocità mandrino di 3000 giri/min). Le teste sono intercambiabili automaticamente grazie al sistema di cambio teste BUSS (Basic Univestal Spindle System) brevettato da Jobs. Da un lato, la JomaX 265 MB è molto efficiente per condizioni di fresatura veramente impegnative (da cui derivano la potenza, la coppia e il dimensionamento di questa macchina) e, dall’altro, essa può eseguire lavorazioni di sgrossatura e finitura su superfici sculturate. “Ciò ha richiesto la combinazione di una potenza elevata con una dinamica superiore: accelerazioni elevate nonostante le dimensioni della macchina e capacità di movimento che si avvicinano a quelle delle macchine ad alta velocità”, spiega Antonio Dordoni.

Nelle fresatrici a portale mobile con mandrino ad asse verticale JomaX 265, sono stati utilizzati riduttori Redex nel comando degli assi lineari e nella catena cinematica del mandrino. “Sugli assi utilizziamo dei riduttori con doppio pignone per recuperare completamente il gioco, mentre per la trasmissione del mandrino utilizziamo un cambio di velocità a due gamme”, afferma Maurizio Ferrari, Direttore del Mechanical Engineering Dept. In precedenza venivano utilizzati riduttori con recupero del gioco meccanico (tramite barra di torsione) e un solo motore per asse. Dopo una recente revisione della macchina, sono ora utilizzati riduttori Redex con doppio motore e recupero del gioco elettronico.

“Utilizziamo prodotti Redex da molti anni”, sottolinea Maurizio Ferrari. “Inizialmente, abbiamo ritenuto interessante l’offerta di Redex quando si è presentata sul mercato con un riduttore completo a doppio pignone, già completo del recupero meccanico del gioco tramite barra di torsione. Questo ci permetteva di gestire gli assi con un singolo codice prodotto e di lavorare con tempi di montaggio più certi. A quel tempo, Redex era praticamente l'unica azienda sul mercato in grado di offrire prodotti adatti alle nostre esigenze. Altri fornitori sono arrivati successivamente con prodotti simili ma, nel caso della famiglia JomaX 265 MB e, più in generale, per tutta la famiglia JomaX, riteniamo che il prodotto Redex sia ancora oggi quello più idoneo per noi”.

In seguito, quando lo sviluppo della tecnologia ha permesso di recuperare elettronicamente il gioco, Redex ha introdotto una nuova famiglia di riduttori, molto più flessibili. In particolare, essi permettono di selezionare i valori di precarico in base all’applicazione, a differenza della barra di torsione che prevede un carico fisso.
La Jobs ha quindi adottato la soluzione Redex con doppio motore. “Oggi, questa soluzione è stata ampliata in due modi”, spiega Maurizio Ferrari. “Sull’asse X è ancora montato un riduttore monoblocco (DRP) che porta un’unica carcassa di guida molto robusta ma con due motori. Sugli assi Y e Z è invece montato un doppio riduttore separato in due corpi distinti in ghisa sferoidale (KRPX), che permette di ottenere alcuni notevoli vantaggi in fase di montaggio”.

“La soluzione Redex a doppio motore ci consente di applicare la tecnologia del recupero elettronico del gioco utilizzando un unico gruppo pre-assemblato”, aggiunge Ferrari. “In questo modo, si può realizzare un montaggio rigido e compatto. Anche nella versione a singolo pignone, la soluzione ‘flangiata’ risulta di facile applicazione”.

Una partnership consolidata
“Dieci anni fa abbiamo scelto la Redex perché era di fatto l’unica azienda sul mercato che proponeva un gruppo pre-asssemblato”, afferma Maurizio Ferrari. “Altri fornitori preferiscono ancora fabbricare riduttori e cambi velocità al loro interno, mentre la nostra politica industriale prevede di acquistare tutto ciò che è già pronto, cercando sinergie con i nostri partner. Da questo punto di vista la Redex è un’azienda molto aperta al co-design, supportandoci nella fase di verifica del dimensionamento. Quando dobbiamo scegliere un riduttore, ci confrontiamo con i tecnici della Redex e scegliamo insieme il tipo di riduttore, la taglia, il modulo e il rapporto di riduzione per ottenere esattamente le caratteristiche funzionali della nostra macchina”.

Sulle fresatrici della famiglia JomaX viene utilizzato il cambio di velocità Redex a due gamme, che permette di sfruttare al meglio il motore mandrino. Avere un cambio tra il motore mandrino e il mandrino permette di ottenere la massima velocità o la massima potenza esattamente quando è necessario. Si possono raggiungere alte velocità con basse coppie quando si devono eseguire lavorazioni leggere con piccoli utensili, oppure coppie elevate con basse velocità, per esempio nelle sgrossature con utensili importanti. La Redex ha sviluppato un prodotto innovativo, a cui è stato dato il nome RAM Hit. Si tratta di un prodotto cilindrico senza sporgenze, con un accoppiamento motore studiato insieme a costruttori primari di motori. Questa soluzione permette di avere un montaggio ottimale all’interno dei cannotti, grazie alla forma regolare.

La Redex si distingue, inoltre, da altri fornitori grazie a un catalogo completo di cambi mandrino a due gamme progettati per macchine utensili ad alte prestazioni e caratterizzati da un elevatissimo valore di coppia trasmessa. La RAM Hit (High Torque) è stata progettata in collaborazione con i principali fabbricanti di motori per mandrino in modo da permetterne una perfetta integrazione in linea tra motore e mandrino all’interno del RAM. Questa nuova concezione conferisce alla macchina grandi miglioramenti di affidabilità e prestazioni. La coppia trasmessa alle basse velocità è circa il doppio della coppia ottenibile con la generazione precedente di cambi grazie a una concezione completamente nuova del treno planetario che è il ‘cuore’ del riduttore. La RAM Hit non contiene al suo interno alcun dispositivo elettronico: questo permette di migliorare l’affidabilità e di semplificare la manutenzione. Infatti l’housing è stato concepito in modo da poter trasferire i sensori di fine corsa del cambio gamma all’esterno del cambio in modo da rendere più facile e veloce l’eventuale sostituzione.

Il cambio a due velocità viene integrato in linea all’interno del RAM, tra il motore raffreddato ad acqua e il mandrino portautensile. Il cambio può utilizzare lo stesso liquido di raffreddamento del motore e un circuito di lubrificazione dedicato, semplificando notevolmente la progettazione dell’impiantistica di macchina. Il cambio gamma è azionato idraulicamente tramite uno dei vari circuiti normalmente disponibili su tutti i tipi di macchine utensili. Una caratteristica fondamentale è il foro passante dal diametro molto ampio (da 29 a 54 mm a seconda del modello) capace di contenere sia il draw bar sia altri servizi necessari al mandrino come ad esempio il circuito olio ad alta pressione per la lubrificazione dell’utensile e l’asportazione del truciolo. Nonostante le velocità di rotazione molto elevate (fino a 15.000 giri/min per la taglia più piccola), le vibrazioni e la rumorosità sono molto ridotte grazie a un preciso processo di bilanciatura di tutti i componenti in rotazione.

“La Redex ha sviluppato delle soluzioni che si adattano perfettamente alle richieste del settore delle macchine utensili e in particolare alle nostre specifiche richieste”, conclude Maurizio Ferrari. “Mentre altri costruttori offrono prodotti più generici, la Redex propone una linea di riduttori pensati specificamente per l’applicazione su macchine utensili, in particolare per applicazioni pesanti. Ad oggi, i prodotti della Redex si stanno comportando esattamente secondo le nostre aspettative, confermando la validità della nostra scelta iniziale”.

Un gruppo globale con radici a Piacenza
La Jobs è stata costituita nel 1979 a Piacenza, specializzandosi inizialmente nella progettazione e costruzione di macchine per la fresatura ad alta velocità. Negli anni successivi, la famiglia di prodotti si è ampliata progressivamente e alla tecnologia ad alta velocità si è affiancata una gamma di macchine per lavorazioni ad alta potenza. All’inizio degli anni 2000 è stata introdotta la famiglia LinX di macchine di medie-grandi dimensioni ad altissima velocità a motori lineari, diventata oggi il riferimento assoluto sul mercato mondiale per questa specifica tecnologia. Il portafoglio Jobs comprende quindi macchine di dimensioni medio-grandi e grandi ad alta e ad altissima velocità (con velocità di traslazione fino a 75 m/s e accelerazione fino a 7,5 m/s2) e macchine ad alta potenza e ad alta coppia (fino a 80 kW e fino a 2500 Nm) per lavorazioni di elevata capacità di asportazione anche su materiali ad alta tenacità quali acciaio inox e altri acciai legati.