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Indagine sul Valore del Made in Italy nel settore Meccanica


Promindustria Spa ha concluso il sondaggio commissionato dall'Istituto Tutela Produttori Italiani per verificare quale impatto ha il Made in Italy nel settore meccanica.
Lo scopo del sondaggio era quello di capire se il “Made in Italy” rappresenta un fattore di spinta all'export nel settore Meccanica come già avviene per i cosiddetti settori tradizionali del made-in-Italy ovvero, alimentare, moda e arredo.
Il questionario è stato inviato a circa 10,000 aziende meccaniche di vari sottosettori come valvolistica, rubinetteria, automotive, macchine industriali, ambientistica e tecnologia etc.
I risultati sono stati analizzati e vengono ora presentati di seguito.
La prima domanda era relativa al fatto se nel settore meccanica fosse avvertita l'esigenza di rilasciare una garanzia di origine e di qualità tipo Made-in-Italy. I rispondenti hanno in larghissima maggioranza confermato questa esigenza. Allo stesso modo è stata una larga conferma quella relativa al fatto che secondo i rispondenti i clienti internazionali danno sicuramente valore ai prodotti Made in Italy.
La domanda successiva rivela che la percezione del mercato vede ancora la Germania saldamente in testa alle nazioni produttrici considerate come esempio di alti standard qualitativi, seguita a molta distanza da USA e Giappone.
Di converso, i paesi concorrenti con prezzi più bassi sono stati indicati in Cina e Turchia rispettivamente dal 85% e dal 15% dei rispondenti.
La sorpresa dell'indagine è relativa alla risposta sul perché i prodotti italiani sono più cari rispetto ai prodotti dei paesi indicati sopra. Solo una minoranza ritiene che i prodotti italiani siano più cari perché sono di qualità superiore mentre la maggioranza degli intervistati pensa che la differenza di prezzo sia dovuta essenzialmente ai costi di produzione più alti.
L'ultima domanda era rivolta a capire se un maggior valore delle produzioni italiane rispetto a quelle di paesi considerati concorrenti con prezzi inferiori venisse preferibilmente comunicata tramite investimenti pubblicitari o con l'ottenimento di certificazioni. In questo caso il 69% ha detto che ricorre alle certificazioni mentre il restante 31 % fa uso della pubblicità..
Come si vede il quadro generale è abbastanza omogeneo e dimostra che nel settore meccanica e nei sottosettori il Made in Italy è considerato un valore aggiunto al prodotto che viene apprezzato a livello internazionale. Il concorrente più temuto è la Cina soprattutto per i prezzi bassi anche se molti ritengono che siano i costi di produzione la differenza più significativa nella diversità dei prezzi dei prodotti. Per ovviare a questa disparità dei prezzi si ricorre allo strumento delle certificazioni.